Gli appassionati di distillazione di tutto il mondo sanno bene che ogni Paese porta con sé tradizioni, metodi e ricette uniche, che si tramandano sin dalla notte dei tempi. Effettivamente la produzione di bevande alcoliche tramite distillazione è davvero molto antica per cui, anche se i macchinari e i procedimenti sono evoluti nel tempo, restano fermi i principi su cui si fonda questa grande arte così sfaccettata e diversificata tra Paese e Paese. Oggi ci vogliamo soffermare sulla distillazione di orzo e cereali, cioè sul processo produttivo che da vita ai Whisky e ai Whiskey, i distillati scozzesi e irlandesi. 

A rappresentare al meglio la produzione irlandese non poteva non figurare Jameson Black Barrel, un eccellente esempio di come il processo di produzione possa conferire caratteristiche marcatamente distinte ai whiskey irlandesi rispetto a quelli scozzesi. Questo whiskey, noto per il suo invecchiamento in botti di legno carbonizzate e botti di sherry, offre sul palato un’esperienza morbida, piacevole e avvolgente. Per capire cosa lo rende così apprezzato, tuttavia, dobbiamo fare un passo indietro e scoprire le principali caratteristiche distintive della produzione irlandese, cioè dei Whiskey. 

La raffinata arte della distillazione

La distillazione è il cuore del processo di produzione del whiskey. Essa è funzionale alla separazione dell’alcol dall’acqua e dagli altri componenti del mosto fermentato. Le principali differenze tra i whiskey irlandesi e scozzesi emergono proprio in questa fase e riguardano almeno due aspetti: la scelta dei cereali e il metodo di distillazione. 

Nei whiskey irlandesi, per l’appunto, viene spesso utilizzato orzo non maltato e malto. Questa combinazione di cereali conferisce una base di sapore complessa e armoniosa, molto diversa da quella scozzese che, invece, predilige l’uso di malto d’orzo e che, unito al processo di distillazione, conferisce un sapore più “affumicato”. 

Inoltre, in Irlanda la distillazione segue un procedimento a tre fasi, il che significa che il prodotto finito sarà più “pulito” e, pertanto, avrà un sapore più delicato. In Scozia, invece, la distillazione ha una fase in meno e, per questo, il prodotto finito avrà un sapore decisamente più ricco e audace.  

Invecchiamento e botti carbonizzate: le peculiarità del Jameson

Il Jameson Black Barrel vanta una personalità distinta, che si sviluppa attorno a un processo di invecchiamento e maturazione che lo allontana notevolmente dalla produzione dei suoi omologhi scozzesi. 

Il segreto risiede nella doppia carbonizzazione delle botti di legno e sherry, dove il whiskey matura fino a 11 anni. Durante questa fase assorbe tutte le sue piacevoli sfumature di caramello e spezie e che, assieme, vanno a creare una complessità di sapori unica al mondo. 

Il processo di affinamento e l’uso di botti di sherry rappresentano proprio ciò che prende le distanze dal metodo scozzese. L’eredità di questo Whiskey è forgiata da una lunga storia, che risale sino al 1780. Inoltre la tripla distillazione, un processo distintivo nel mondo del whiskey irlandese, è anche il tratto distintivo del Jameson, ovvero ciò che conferisce una profondità ineguagliabile. 

Anzi, grazie all’invecchiamento trascorso in botti ex-sherry ed ex-bourbon, sottoposte a una doppia carbonizzazione, questo whiskey rappresenta la massima celebrazione della maestria artigianale.